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Chi segue con passione Il Paradiso delle Signore, la soap opera di successo in onda su Rai Uno, sa quanto la Milano degli anni ’60 sia un elemento cardine della narrazione. Pochi sanno che la maggior parte delle scene non viene girata a Milano, bensì a Roma. La storia di Il Paradiso delle Signore ha conquistato il pubblico italiano, ambientata in un periodo di grande cambiamento sociale e culturale: gli anni del boom economico, un’epoca di ottimismo e crescita. Questo storico contesto contribuisce al fascino della serie, che mescola intrecci amorosi, ambizioni, conflitti di classe e momenti di vita quotidiana in un immaginario grande magazzino milanese ispirato a La Rinascente. Ma allora, dove si trova veramente il set di Il Paradiso delle Signore?

La verità è che la “Milano” de Il Paradiso delle Signore si trova nella zona nord di Roma, negli Studi Videa, un’importante area cinematografica con una lunga storia alle spalle. La produzione ha scelto questi spazi per ricreare fedelmente l’atmosfera meneghina: strade eleganti, negozi d’epoca e persino l’iconica scala elicoidale del “Paradiso” sono tutti elementi scenografici realizzati per rappresentare la città lombarda. I teatri di posa Videa sono stati costruiti negli anni ’60 da Franco Cristaldi, in quella che è una sorta di “boscaglia romana” immersa nel verde del parco di Veio e lontano dal caos cittadino. Qui si è formato un mondo “fantastico” che ha fatto da sfondo a numerose opere del cinema italiano e, più di recente, alla celebre soap opera Rai.

Perché Il Paradiso delle Signore è girato a Roma e non a Milano?

Le prime stagioni di Il Paradiso delle Signore, nate come fiction televisiva in prime time, sono state girate negli studi di Torino. Quando la serie è passata al formato di soap opera quotidiana, la produzione ha deciso di trasferirsi a Roma. Questo cambio di location è stato fatto per ottimizzare le risorse logistiche e facilitare la produzione di una soap che richiede ritmi intensi e una realizzazione continua di nuove puntate.

Negli Studi Videa, il team di scenografi e costumisti ha saputo dare vita a un’ambientazione fedele e accurata, che rende possibile immergersi nei meravigliosi anni ’60 italiani. La “Milano” ricostruita in studio diventa così reale per lo spettatore, che si lascia coinvolgere dai dettagli e dalle atmosfere d’epoca ricreate con straordinaria attenzione.

La boutique del “Paradiso delle Signore”: un omaggio a La Rinascente di Milano

Una delle ambientazioni più iconiche e riconoscibili della soap è, naturalmente, la boutique Il Paradiso delle Signore, un immaginario grande magazzino d’élite ispirato a La Rinascente di Piazza Duomo. Questo negozio è il centro delle trame, dove si sviluppano storie d’amore, rivalità e momenti di crescita personale e professionale per i personaggi principali. Gli arredi, i dettagli architettonici e persino i manichini che decorano il negozio sono stati creati per richiamare la moda e il design degli anni ’60, epoca in cui l’Italia stava vivendo il suo boom economico.

Ogni angolo della boutique è stato curato nei minimi dettagli, dai mobili in stile rétro agli accessori vintage. Nulla è stato lasciato al caso: perfino i registratori di cassa, i cappotti e gli abiti esposti riflettono l’estetica dell’epoca. La boutique del “Paradiso” è, infatti, una creazione interamente home-made, con mobili, vestiti e accessori che vengono realizzati a partire da disegni originali ispirati allo stile milanese dell’epoca.

Il “Gran Caffè Amato” e le location di Milano ricreate a Roma

Un altro luogo fondamentale per le vicende della soap è il Gran Caffè Amato, un tipico bar d’epoca dove i protagonisti si incontrano, chiacchierano e discutono. Anche il Caffè è stato ricostruito negli studi Videa di Roma, con dettagli d’arredo che includono vasi di caramelle, giornali d’epoca e juke box che suona classici degli anni ’60. Questo luogo di ritrovo fa da sfondo a molte scene cariche di emozione, sia romantiche che drammatiche.

Pur essendo girata principalmente negli interni degli studi romani, la soap non rinuncia a offrire scorci di Milano, anche se solo in immagini di repertorio o brevi inquadrature esterne. Tra i luoghi iconici usati come esterni della soap vi sono Piazza Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele e il Teatro alla Scala, che permettono allo spettatore di sentirsi davvero nella capitale lombarda. Questa scelta di alternare ambientazioni di Milano con riprese negli interni degli studi Videa contribuisce a creare un’efficace illusione scenica.

La cura maniacale per i dettagli d’epoca

Uno degli aspetti più apprezzati dai fan di Il Paradiso delle Signore è la straordinaria cura nei dettagli storici. Ogni oggetto di scena, dagli accessori agli abiti, è stato progettato e realizzato con attenzione filologica per essere fedele allo stile e all’atmosfera dell’Italia degli anni ’60. I costumisti hanno fatto un lavoro eccezionale per ricreare le mode dell’epoca, dai tailleur eleganti per le donne alle giacche con taglio sartoriale per gli uomini. Anche i giornali d’epoca e i manifesti pubblicitari presenti nelle scene sono stati creati appositamente per rappresentare un’Italia in pieno boom economico.

Ad esempio, nei tavolini del Gran Caffè Amato è possibile vedere copie dell’Eco della Sera, un giornale fittizio che ricorda il Corriere della Sera, con titoli che riportano notizie reali dell’epoca come il disastro del Vajont o il congresso del PSI. La precisione con cui questi dettagli sono curati fa sì che la soap diventi non solo un intrattenimento, ma una vera e propria finestra sul passato.

Il “Paradiso delle Signore” tra realtà e finzione: un viaggio nella Milano immaginaria

Uno degli aspetti più affascinanti di Il Paradiso delle Signore è la sua capacità di fondere realtà storica e finzione. La soap non si limita a raccontare storie d’amore e di rivalità, ma inserisce le vicende dei personaggi in un contesto storico autentico. Le lotte di classe, il desiderio di riscatto sociale e i cambiamenti culturali degli anni ’60 sono temi ricorrenti, che rendono la narrazione più profonda e coinvolgente.

Ad esempio, la presenza della scala elicoidale all’interno del Paradiso è un simbolo plateale di ascesa sociale: dai piani bassi dove lavorano i magazzinieri, fino ai piani alti dei dirigenti, ogni gradino rappresenta un piccolo passo verso il successo e l’integrazione nella società borghese milanese.