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La storia dei talent show dedicati ai giovani cantanti in Italia è segnata da due format di grande successo, Io Canto e The Voice Kids, entrambi ideati per scoprire nuovi talenti ma con approcci e storie diverse. Mentre il primo ha debuttato nel 2010 sotto la conduzione di Gerry Scotti, il secondo è arrivato solo nel 2023 con Antonella Clerici al timone. Ma cosa distingue questi due programmi e perché continuano a suscitare rivalità e dibattiti?

Io Canto: il pioniere dei giovani talenti

“Io Canto” ha fatto il suo debutto su Canale 5 nel 2010, cavalcando il successo del format “Ti Lascio una Canzone”, condotto da Antonella Clerici su Rai 1. Ideato per mettere in scena ragazzi tra i 7 e i 16 anni, il programma si è sempre concentrato sulla valorizzazione del talento puro, privilegiando esibizioni emozionali accompagnate da grandi artisti italiani e internazionali come ospiti speciali. La presenza di una giuria di esperti garantiva un giudizio tecnico, conferendo al format un carattere più classico e “istituzionale”.

Dopo una pausa durata diversi anni, Canale 5 ha deciso di riportare in scena il programma nel 2024 con il nome “Io Canto Generation”, cercando di attualizzarlo con elementi moderni per attrarre una nuova generazione di spettatori. Il cuore del format è rimasto fedele alle sue origini, continuando a puntare sull’emozione e sulla qualità delle performance.

The Voice Kids: il fenomeno globale arriva in Italia

Dall’altra parte, “The Voice Kids” è la versione per bambini del celebre talent show internazionale “The Voice”. Nato fuori dall’Italia, questo format si è imposto come un fenomeno globale grazie alla sua formula unica basata sulle audizioni al buio. Qui, i giudici scelgono i concorrenti basandosi esclusivamente sulla loro voce, senza vederli. Una volta selezionati, i giovani talenti vengono inseriti in squadre guidate dai coach, che li accompagnano fino alla finale.

In Italia, The Voice Kids ha debuttato nel 2023 con Antonella Clerici come conduttrice, proponendosi come un format moderno e interattivo. Rispetto a “Io Canto”, il programma mette al centro non solo il talento vocale, ma anche il percorso di crescita personale e artistica dei partecipanti, con uno stile più spettacolare e dinamico. L’aspetto internazionale del format e il suo successo in molti Paesi hanno dato al programma un’impronta contemporanea che attira un pubblico più vasto.

Un confronto inevitabile

La rivalità tra i due programmi non è nuova. Già nel 2010, Antonella Clerici aveva accusato Mediaset di aver “copiato” l’idea di “Ti Lascio una Canzone” con “Io Canto”. Ora, nel 2024, lo scontro sembra ripetersi: “The Voice Kids” continua a riscuotere successo sulla Rai, mentre “Io Canto Generation” cerca di recuperare terreno con il suo ritorno.

I due format si distinguono per approccio e filosofia: Io Canto è legato alla tradizione e punta sull’emozione e sul canto puro, mentre The Voice Kids rappresenta una visione più moderna e interattiva del talent show, con un focus maggiore sull’intrattenimento e sull’innovazione.

In termini di debutto, “Io Canto” è il più longevo, essendo iniziato nel 2010, mentre “The Voice Kids” è arrivato in Italia solo nel 2023. A livello internazionale, “The Voice Kids” appartiene alla famiglia di un format globale che ha fatto il suo esordio nel 2012. Questo dimostra che è nato prima “Io Canto” di “The Voice Kids” ma il punto di riferimento del genere è Ti Lascio Una Canzone di Antonella Clerici andato in onda dal 2008 al 2012 e che ha rivelato al mondo il talento de Il Volo.