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La quarta stagione de “L’Amica Geniale”, intitolata “Storia della bambina perduta”, si basa sull’ultimo volume della tetralogia di Elena Ferrante. Questo capitolo finale conclude l’intensa amicizia tra Lenù e Lila, un rapporto complesso e conflittuale che attraversa l’intera saga. Il finale, carico di emozioni, tocca temi come amicizia, perdita e identità, lasciando i lettori e il pubblico della serie con un senso di malinconia e riflessione.

Nel quarto libro, il legame tra Lenù e Lila si evolve in maniera definitiva. Lenù, ormai scrittrice affermata, si trova a fare i conti con una vita sentimentale travagliata, mentre Lila rimane radicata nel rione di Napoli, immersa nelle difficoltà della sua comunità. Nonostante i contrasti, le due donne si cercano continuamente, in un alternarsi di momenti di vicinanza e scontri, dimostrando quanto sia profondo il loro legame.

Uno degli eventi più drammatici del libro è la scomparsa della figlia di Lila, Tina, che segna un punto di rottura per entrambe le protagoniste. La sparizione della bambina, mai chiarita, rappresenta per Lila il culmine del dolore e del senso di colpa, portandola a un lento isolamento. Tina diventa il simbolo delle lotte e delle perdite che Lila ha affrontato per tutta la vita.

Anche Lenù è profondamente segnata dalla tragedia, che riaccende la sua consapevolezza della fragilità delle vite nel rione. Lila si chiude nel dolore, mentre Lenù cerca un senso a tutto ciò, usando la scrittura come mezzo per elaborare la perdita.

Il finale del libro lascia un’aura di mistero: Lila scompare definitivamente, senza lasciare tracce. Questa scelta di “auto-cancellarsi” è simbolica, rappresentando il suo rifiuto di essere controllata o definita dagli altri, compresa Lenù. Per Lenù, ormai anziana, la sparizione di Lila è un enigma che rimarrà irrisolto, ma che la spinge a scrivere la loro storia per preservare la memoria della sua amica e del loro rapporto.

Un finale tra memoria e identità

La decisione di Lenù di scrivere la storia della loro amicizia è un modo per dare significato al loro legame e riconciliare il passato. Lila, che ha sempre cercato di sottrarsi alla realtà, diventa immortale attraverso la narrazione di Lenù. Questo gesto riflette il potere della scrittura nel trasformare le esperienze personali in memoria collettiva.

Il finale di “L’Amica Geniale” è una riflessione profonda sul potere delle relazioni nella definizione della nostra identità. La sparizione di Lila e la decisione di Lenù di raccontare la loro storia chiudono la saga in modo circolare, mostrando come l’amicizia tra le due donne sia stata il motore di tutta la loro esistenza, nonostante i conflitti e le differenze.