Filippo Turetta, conosciuto al grande pubblico per vicende giudiziarie, oggi si dedica alla musica come parte di un percorso sociale all’interno del carcere di Montorio. Contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, la band di Filippo Turetta non ha ambizioni artistiche al di fuori del contesto carcerario.
Si tratta di un progetto creato per i detenuti, mirato a favorire la socializzazione e l’integrazione attraverso la musica. I partecipanti, inclusi Turetta, condividono momenti di espressione artistica suonando insieme e scoprendo il valore della collaborazione in un ambiente che spesso isola. Importante chiarire che la band in cui suona non è quindi un gruppo musicale famoso, ma un progetto interno al penitenziario, composto esclusivamente da detenuti. Questa iniziativa nasce per offrire ai carcerati un’attività costruttiva, che li aiuti a trascorrere il tempo in maniera produttiva e a migliorare il proprio benessere.
La band suona brani di vari generi, adattandosi al livello musicale dei detenuti coinvolti. La musica, in questo contesto, diventa uno strumento terapeutico, capace di alleviare il peso della detenzione e di offrire ai partecipanti un’occasione per esprimere emozioni in modo positivo.
Il passato di Filippo Turetta
Filippo Turetta nasce a Torreglia, un piccolo comune in provincia di Padova, noto per la sua tranquillità e per i paesaggi offerti dai Colli Euganei. Cresciuto in una famiglia della classe media, ha trascorso l’infanzia in un contesto familiare sereno, coltivando interessi che spaziano dallo sport alla tecnologia.
Durante gli anni dell’adolescenza, Filippo si è avvicinato alla pallavolo, sport che ha praticato con dedizione. Questa passione lo ha portato a stringere amicizie significative, tra cui quella con Giulia Cecchettin, sua ex compagna e amica d’infanzia.
Percorso accademico in Ingegneria
Dopo aver completato gli studi superiori, Filippo ha scelto di intraprendere il corso di laurea in Ingegneria Biomedica presso l’Università di Padova. Questa scelta rispecchiava il suo interesse per le scienze e la tecnologia, con il desiderio di costruire una carriera nel settore sanitario, applicando conoscenze tecniche al miglioramento della vita delle persone.
Parallelamente agli studi, Filippo ha sviluppato un interesse per la musica, inizialmente come passione privata. Questo hobby è diventato più significativo durante la detenzione, trasformandosi in un mezzo per affrontare la quotidianità del carcere e per connettersi con gli altri detenuti.
Le attività di Filippo Turetta in carcere
Nel carcere di Montorio, Filippo Turetta trascorre le giornate alternando diverse attività che contribuiscono al suo percorso di riabilitazione. La musica rappresenta uno degli aspetti centrali della sua routine, grazie alla partecipazione alla band formata dai detenuti. Questo progetto gli permette di lavorare in gruppo, di sviluppare nuove competenze e di trascorrere il tempo in modo costruttivo.
Accanto alla musica, Filippo frequenta corsi di inglese, dimostrando interesse per l’apprendimento e la crescita personale. L’attività fisica è un altro elemento fondamentale del suo quotidiano: le sessioni in palestra lo aiutano a mantenersi in forma e a gestire lo stress. Infine, dedica del tempo alla lettura e alla riflessione, spesso ritirandosi nella cappella del carcere per momenti di introspezione.
La partecipazione alla band carceraria non ha finalità commerciali o artistiche esterne, ma si inserisce in un contesto di riabilitazione e supporto psicologico. La musica offre ai detenuti come Turetta un’opportunità per esprimere le proprie emozioni e per sentirsi parte di una comunità. Questo tipo di attività è essenziale in un ambiente come il carcere, dove la gestione del tempo e la possibilità di esprimersi in modo positivo possono fare una grande differenza.