Il conduttore di Fuori dal Coro si prepara a una nuova avventura professionale che lo vedrà protagonista sul palcoscenico del Teatro Manzoni di Milano. Mario Giordano, volto storico del giornalismo televisivo italiano, debutterà a teatro il 27 gennaio 2025 insieme a Gianluigi Paragone in uno spettacolo che promette di affrontare temi scottanti della società contemporanea, dal politicamente corretto alla finanza globale, attraverso monologhi, ricordi personali e momenti musicali.
La carriera di Mario Giordano ha radici profonde nel giornalismo italiano. Nato ad Alessandria il 19 giugno 1966, ha iniziato il suo percorso professionale giovanissimo. A soli vent’anni era già praticante presso il quotidiano “Il Piccolo” della sua città natale. La sua ascesa nel mondo dell’informazione è stata rapida: nel 1991 viene assunto a Il Giornale sotto la direzione di Indro Montanelli, dove si distingue per il suo stile incisivo e la capacità di analisi dei fenomeni socio-economici.
Una carriera tra carta stampata e televisione
Il percorso professionale di Giordano è costellato di successi e ruoli di prestigio. È stato il più giovane direttore di un quotidiano nazionale quando, a soli 30 anni, ha assunto la guida di Studio Aperto. In seguito ha diretto TG4 e il quotidiano Libero, prima di approdare alla direzione delle News Mediaset. La sua presenza televisiva si è consolidata negli anni attraverso la conduzione di programmi di approfondimento, fino all’attuale “Fuori dal Coro” su Retequattro, dove ha sviluppato uno stile personale e riconoscibile.
L’impegno contro il “modernamente corrotto”
Lo spettacolo teatrale, che lo vedrà protagonista insieme a Paragone, rappresenta una naturale evoluzione del suo impegno giornalistico. La performance si concentrerà su temi cari al conduttore: dalla difesa delle tradizioni alla critica del sistema finanziario globale, dalla questione della sanità al dibattito sul cibo sintetico. Un progetto che mescola elementi autobiografici, analisi sociale e momenti di spettacolo, promettendo di portare sul palco quella stessa verve che ha caratterizzato le sue inchieste televisive.
La scelta del Teatro Manzoni come location non è casuale: il prestigioso palcoscenico milanese ha ospitato negli anni spettacoli di grande rilevanza culturale e sociale. Giordano e Paragone porteranno in scena un confronto serrato con la contemporaneità, attingendo ai ricordi personali e agli insegnamenti tramandati dalle generazioni precedenti per analizzare le contraddizioni del presente.
L’autore di numerosi libri di successo, tra cui “L’Italia non è più italiana” e “Maledetti terroristi”, porta così la sua battaglia culturale in una dimensione nuova, quella teatrale, dove il confronto con il pubblico diventa ancora più diretto e immediato. Una sfida artistica che si preannuncia come uno dei momenti più interessanti della stagione teatrale milanese.