Il Festival di Sanremo 2025 è quasi giunto alla sua conclusione, ma le polemiche non sono mancate già dai giorni precedenti all’inizio. Tra le voci più critiche c’è stata quella di Vittorio Feltri, che poco prima dell’avvio della kermesse aveva espresso senza mezzi termini il suo disappunto sia sull’evento che sul suo conduttore, Carlo Conti.
Feltri, attraverso un post su Twitter, aveva definito il Festival una “immensa rottura di …“, invitando chiunque potesse a evitarlo. Successivamente, ai microfoni di Radio Libertà, aveva rincarato la dose, definendo la manifestazione una “gran caciara” che, sebbene in passato abbia prodotto buoni cantanti e canzoni, da anni non riesce più a offrire qualità. Secondo Feltri, la colpa sarebbe anche dei nuovi interpreti, in particolare i rapper, che a suo dire non cantano ma parlano.
Il giornalista aveva poi criticato l’invadenza del Festival, spiegando che è impossibile non imbattersi nella trasmissione anche cambiando canale, al punto da far venire voglia di “spaccare il televisore“.
Vittorio Feltri su Carlo Conti
Particolarmente tagliente il suo commento su Carlo Conti, descritto come una persona perbene, simile a un impiegato di banca, sempre corretto e raramente espressivo. Feltri aveva affermato che proprio queste caratteristiche rendono Conti perfetto per rappresentare quella che ha definito la “stupidità collettiva” incarnata dal Festival.
Feltri aveva anche criticato la qualità musicale attuale, paragonando gli autori delle canzoni a ragazzini che fischiettano per strada.
Pubblico diviso e la replica radical chic
Le dichiarazioni, diffuse poco prima dell’inizio del Festival, hanno diviso l’opinione pubblica: c’è chi ha elogiato Feltri per la sua schiettezza e chi ha difeso il Festival, sottolineando il suo ruolo centrale nella cultura musicale italiana. Dal canto suo, Carlo Conti ha scelto di non rispondere alle critiche, concentrandosi sulla conduzione di un’edizione che, nonostante tutto, ha continuato a catalizzare l’attenzione del pubblico. Insomma, una replica basata sul silenzio e l’indifferenza alle critiche ricevute.
Non è la prima volta che Feltri si scaglia contro il Festival di Sanremo. Nel 2023, intervistato da Myrta Merlino, aveva già criticato duramente l’evento definendolo “particolarmente antipatico” e commentando ironicamente l’annunciata partecipazione di Zelensky, giudicandola una “buffonata totale”. Aveva inoltre difeso Ornella Vanoni, criticando chi insultava gli artisti più anziani e concludendo con un’affermazione tagliente: “L’unica colpa che abbiamo noi anziani è di aver messo al mondo figli cretini”.
Con un passato da pianista nei night club, Feltri ha dichiarato di comprendere ancora qualcosa di musica e ha criticato gli autori delle canzoni attuali, paragonandoli a ragazzini che fischiettano per strada.
Le parole di Feltri non hanno lasciato indifferenti gli utenti dei social, tra chi lo ha elogiato per la sua schiettezza e chi ha difeso la manifestazione musicale più longeva e seguita d’Italia. Nel frattempo, Carlo Conti, fedele al suo stile pacato, non ha replicato alle critiche, concentrandosi sugli ultimi preparativi di un Festival che, piaccia o no, continuerà a far parlare di sé.