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Romano Prodi, ex presidente del Consiglio, è noto anche per un soprannome curioso e insolito: “Mortadella”. Questo nomignolo, che lo accompagna ormai da anni, ha radici ben precise e si collega sia alla sua terra d’origine, l’Emilia-Romagna, sia a una celebre imitazione comica.

Intervistato in passato dai cronisti, Prodi ha dimostrato di prendere il soprannome con spirito, dichiarando apertamente di esserne orgoglioso. “È il soprannome che mi hanno dato e ne vado orgoglioso”, ha affermato con il sorriso. Secondo l’ex premier, la mortadella rappresenta un simbolo del cambiamento e della crescita dell’Italia: “Da cibo proletario si è raffinato. È un po’ il cammino dell’Italia, la mortadella. E io spero di aver seguito lo stesso cammino”.

L’imitazione di Guzzanti

Il soprannome “Mortadella” deriva principalmente dalle origini di Romano Prodi. Nato a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, e cresciuto a Bologna, l’ex presidente del Consiglio incarna perfettamente lo spirito della sua terra, famosa per la gastronomia e, in particolare, per la mortadella. Questo insaccato, tipico della tradizione emiliana, è un prodotto che richiama immediatamente Bologna e il suo territorio.

Ma il nomignolo non nasce solo per un’associazione geografica. A renderlo celebre fu anche la satira televisiva, in particolare le imitazioni di Corrado Guzzanti, noto per le sue parodie di personaggi politici. Nelle sue esibizioni, Guzzanti enfatizzava il tono di voce e il modo di parlare di Prodi, descrivendolo come un mangiatore di mortadella, probabilmente per il suo forte legame con l’Emilia-Romagna e il suo stile comunicativo pacato e rassicurante.

Il legame con la tradizione gastronomica

Il soprannome, nel tempo, ha assunto quasi un valore simbolico. Bologna e l’Emilia-Romagna sono conosciute in tutta Italia per la qualità della loro cucina, e la mortadella è senza dubbio uno dei prodotti più rappresentativi della regione. In questo senso, il nomignolo ha finito per essere percepito come un modo ironico di identificare Prodi, ma ha avuto anche un effetto pubblicitario per questo salume (che va detto non ne aveva di certo bisogno essendo un’eccellenza italiana).

Romano Prodi stesso ha spesso partecipato a eventi gastronomici nella sua città, riconoscendo il valore della tradizione culinaria come elemento di identità culturale. In una delle sue apparizioni pubbliche, ha sottolineato l’importanza di manifestazioni che portano le persone in piazza, risvegliando un senso di appartenenza alla comunità. “Tutto quello che porta in piazza la gente a passeggiare è benedetto”, ha dichiarato, evidenziando il legame tra cibo, socialità e tradizione.

Un legame distintivo

Il soprannome “Mortadella”, pur nato con un intento ironico e satirico, è stato da lui trasformato in un tratto distintivo che richiama le sue origini e il suo percorso. Nel corso degli anni, “Mortadella” è diventato un soprannome talmente noto da essere ormai parte dell’immaginario collettivo quando si parla di Romano Prodi. Pur nato come una caricatura, è stato accolto con leggerezza dallo stesso protagonista, che ha saputo trasformarlo in un simbolo della sua identità emiliana. Il legame tra Prodi e la mortadella, dunque, va oltre la semplice ironia: rappresenta una connessione con la sua terra, la sua cultura e la sua storia personale.

Claudio Cafarelli

Giornalista pubblicista, laurea in Economia, fondatore di Contrataque nel 2012 e di MinutiDiRecupero nel 2020. Appassionato di SEO e ricerca di trend, ho lavorato come copywriter e content manager per agenzie italiane e straniere con particolare attenzione alla scrittura e indicizzazione di contenuti. Dopo aver coltivato una lunga esperienza nella scrittura di trasmissioni televisive e radiofoniche, lavoro per l'agenzia di marketing digitale Jezz Media come responsabile editoriale per l'Italia. Mi occupo della costruzione di piani editoriali facendo riferimento ad analisi trend e volumi di ricerca in chiave SEO e della stesura ed ottimizzazione di articoli e testi per siti web